

Buongiorno cari amici da Andrea.
Tutte le orchidee coltivate richiedono un ambiente di crescita adatto, con luce, calore, acqua e nutrimento giusti.
Molte tra quelle da interno non sono più esigenti di altri tipi di piante da appartamento. Phalaenopsis, Paphiopedilum, Cymbidium e Oncidium sono tra le più facili, ideali per i principianti: basta seguire alcune regole di base per avere grandi soddisfazioni.
Altri generi sono più esigenti ma, con le informazioni giuste, qualsiasi hobbista appassionato può riuscire a coltivarli.
La coltivazione delle orchidee non richiede troppo tempo.
Molte tollerano qualche dimenticanza, ma di certo tutte rispondono bene alle cure giuste.
Seguite questi semplici consigli per annaffiarle e concimarle nel modo migliore.
Le orchidee assorbono l’acqua dal substrato su cui crescono; le epifite prendono l’umidità anche dall’atmosfera, attraverso le radici aeree.
La maggior parte preferisce acqua povera di calcio: ideale è l’acqua piovana, ma si può utilizzare anche acqua filtrata o distillata.
Usate acqua a temperatura ambiente per evitare shock termici.
Per valutare quando è necessario annaffiare, soppesate il vaso prima e dopo l’annaffiatura.
Molte orchidee in vaso vanno annaffiate da sopra e lasciate scolare per togliere l’acqua in eccesso.
Il centro della pianta deve rimanere asciutto, altrimenti marcisce: tamponate con salviette pulite e strizzate l’acqua che si raccoglie fra le foglie e il colletto.

Fertilizzanti
I terricci per orchidee contengono poche sostanze nutritive; queste piante hanno bisogno di minime quantità di fertilizzante, soprattutto se si annaffiano con acqua priva di sali minerali.
Il comune concime per piante da appartamento è troppo forte, poiché le sostanze chimiche
che contiene possono bruciare le radici.
Non usate fertilizzanti pronti: non vanno bene per tutte perché ogni specie ha bisogno di quantità molto diverse.
Scegliete due fertilizzanti: uno, equilibrato, per la crescita primaverile e estiva, e uno, più ricco di potassio, per favorire la fioritura in autunno e inverno.
Il cambio di nutrizione deve coincidere con il cambio di stagione e la lunghezza delle giornate, e può avvenire in qualsiasi momento del ciclo vegetativo.
Un eccesso di concimazione può creare problemi: nel caso del Cymbidium, troppo azoto fa crescere foglie verdi rigogliose a scapito dei fiori.
In questo caso interrompete la cura per almeno quattro mesi e ricominciate all’inizio
del ciclo autunno/inverno.
Come per le annaffiature, la regola è: se siete in dubbio non fatelo.
Vi aspetto il prossimo lunedì e se avete domande in merito scrivete a:
Amate Orchidee
Info@giardinoweb.org
