Parco del Polcevera

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Un Cerchio di acciaio, Rosso. Un anello che abbraccia, passando sotto il nuovo Ponte progettato da Renzo Piano, un territorio di ferro, acqua, cemento e asfalto. Il Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso è pensato da Stefano Boeri Architetti come un sistema di parchi dalle diverse ecologie ed infrastrutture per una mobilità sostenibile, con l’obiettivo di capovolgere l’immagine attuale della valle tramite un elemento simbolico e manifesto di una ricucitura urbana tra le due sponde della vallata. L’intervento prende forma di volta in volta come passerella, piazza sopraelevata, rampa di accesso e uscita, corridoio tra edifici oppure percorso ipogeo in grado di connettere tra di loro tutti i diversi territori, esaltando il grande parco botanico urbano. Un nuovo luogo rigenerato e ripensato che diventa prima di tutto un dispositivo di relazione e distribuzione di energia rinnovabile: un sistema ciclo-pedonale della lunghezza di 1570 metri, dell’ampiezza di 6 e del diametro di 250 si apre al quartiere in corrispondenza della nuova Stazione. Una Torre del Vento dell’altezza di 120 metri è disegnata a chiusura del percorso e accoglie un complesso di turbine eoliche, favorendo la produzione di energia pulita e rinnovabile.

Un insieme di elementi architettonici e paesaggistici si dimostrano in grado di raccogliere e distribuire l’energia prodotta dai collettori solari – termici e fotovoltaici – presenti sui tetti degli edifici, dalle pavimentazioni piezometriche – che contribuiscono simbolicamente al bilancio energetico – e dalla stessa Torre del Vento. L’intervento nel suo complesso si pone l’obiettivo della ricostruzione sia dal punto di vista architettonico e urbano ma soprattutto sociale: una rinascita di qualità in termini di forme e servizi, pensata soprattutto per le persone che vi abitano e vi lavorano. Il nuovo network energetico del Parco del Polcevera si compone di un sistema di parchi la cui visione racchiude in sé i colori ed i profumi caratteristici della mediterraneità di cui Genova è simbolo nel mondo. Il fine infatti è quello di ricostruire un sistema urbano coeso, socialmente attivo, tanto innovativo da rivitalizzare non solo il quadrante stesso ma diventando attrattore per le zone limitrofe. La proposta architettonica consiste nella progettazione di Edifici Mondo, ossia grandi cluster dal mix funzionale variegato, dal linguaggio architettonico essenziale ma riconoscibile. Inspirati all’architettura industriale e al colore blu del Mediterraneo, i nuovi manufatti sono rivestiti da materiali sostenibili e le grandi coperture offrono superfici per la produzione di energia rinnovabile. Il Cerchio Rosso si rende parte di un reticolo di mobilità sostenibile, in cui si incrociano percorsi ciclo pedonali, corsie di smart mobility, shared surfaces e zone di parcheggio intelligenti, come manifesto di una strategia che si alimenta della stretta correlazione con il territorio su cui insiste. La collaborazione tra diverse realtà professionali tra cui – oltre allo stesso Stefano Boeri Architetti – Metrogramma, Inside Outside e lo Studio Laura Gatti, permette la realizzazione di un progetto completo, consapevole e capace di scendere nel dettaglio delle varie realtà tecnologiche, geologiche, energetiche e ambientali. Nel cuore del Parco del Polcevera, inoltre, verrà realizzata un’istallazione concepita dall’artista Luca Vitone dal nome “Genova nel Bosco” che vede la piantumazione di 43 alberi in memoria delle vittime della tragedia del Ponte Morandi e come simbolo dell’indomita forza di una città.

Il progetto di paesaggio, invece, presenta una struttura a fasce parallele che ordinano l’intero sito dando forma ad un parco botanico dove ogni strip, la cui ampiezza varia da 7 a 20 metri, è sottolineata ed affiancata da un percorso che di volta in volta rappresenta una tipologia differente di giardino, in grado di incrementare la biodiversità di tutta l’area. Le esperienze ipotizzate per la cittadinanza sono varie e molteplici, così come le azioni permesse dalle attrezzature presenti: all’interno del progetto sarà possibile fare sport, giocare, raccogliere fiori e frutti, usufruire di aree dedicate sia agli animali sia agli aspetti ludici, educativi e di socializzazione. Un ulteriore percorso a zig-zag corre perpendicolare ai giardini lineari e diventa l’unica connessione possibile tra gli estremi Est e Ovest, fino a raggiungere il Cerchio Rosso che interseca tutte le fasce e crea collegamenti prima impossibili, permettendo a ciclisti e pedoni di muoversi ovunque con una facilità precedentemente inimmaginabile. Tutte le aree verdi e le piazze sono realizzate in modo da assorbire l’acqua piovana e di scolo; quella in eccedenza verrà stoccata e destinata ad altri usi – come l’irrigazione – sia per uno scopo pratico e sostenibile, sia per una valenza simbolica legata ad un nuovo paesaggio, come immagine della resilienza di un’intera città. L’insieme del Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso – unitamente alla Torre del Vento ed agli Edifici Mondo – diventano un nuovo centro attorno al quale rinasce un quartiere inteso come una comunità di vita, di relazioni e di scambi, diventando il saluto tangibile di Genova ai passanti del futuro.

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