

L'anice che conosciamo, quel seme a forma di stella così fragrante e anche bello da vedere, si ottiene da una pianta ombrellifera che produce fiori simili a quelli del finocchio e della carota. L'anice è noto e utilizzato in tutto il mondo. Basti pensare che era una delle spezie più importanti nell'epoca in cui questo tipo di merce veniva trasportato via nave da un capo all'altro degli oceani.
Tre sono le piante che vengono chiamate “anice” e danno prodotti diversi.L'anice verde e l'anice stellato, illicium verum, una specie di origine cinese, contengono lo stesso olio essenziale, l'anetolo, presente anche nel finocchio (sia quello che con consumiamocome ortaggio che il finocchietto aromatico) e nell’aneto, e un sapore che ricorda quello della liquirizia.
L'anice verde, pimpinella anisum, produce piccoli semi profumati; L'anice stellato, i cui semi sono molto noti e usati anche a scopo ornamentale,in candele e potpuri, ha invece semi a forma di stella che vengono raccolti ed essiccati.

Esiste anche un anice pepato Xanthoxylum Piperitum, una Rutacea originaria di Cina, Corea e Giappone, molto piccante e aromatica. Pimpinella anisum è una specie di facile coltivazione in ambiente Mediterraneo; Ha bisogno di sole, caldo e si accontenta di terreno povero.
Il Illicium verum, l'anice stellato, è un alberello sempreverde arrotondato, con fiori stellati con tepali gialli profumati di rosa a cui fanno seguito frutti marroni profumati; Per climi miti. L'anice pepato è poco coltivato in Italia.I semi di anice verde (pimpinella), interi o macinati, servono per aromatizzare liquori, caramelle e dolci, ma anche insaporire piatti di carne o di pesce, oppure per il pane.
L’anice stellato trova impiego in erboristeria contro gli spasmi gastrointestinali, il meteorismo e la cura delle infezioni delle vie aeree. Viene inoltre utilizzato per profumare pot pourri e come elemento decorativo nelle composizioni natalizie e nelle candele, grazie al suo profumo intenso.
