Paura di annaffiare?

Giardinoweb

Buongiorno cari amici!

La paura di bagnare le piante troppo o troppo poco è giustificata, e
quasi tutti i giardinieri principianti (ma anche quelli esperti!) vorrebbero
un’unica, infallibile regola d’oro per avere la certezza di annaffiare nel
modo corretto. Sfortunatamente, una regola del genere non esiste,
perché ci sono molte variabili che possono influire sulla quantità d’acqua
di cui le piante hanno bisogno e sulla frequenza delle annaffiature. Spifferi, umidità, aria condizionata, riscaldamento, vasi più o meno
porosi, più o meno grandi… sono tutti elementi da considerare. Le piante a foglia generalmente vogliono maggiore umidità, mentre
le piante con una struttura più rigida, incluse le cactacee, la lingua
di suocera o quelle con il fusto legnoso, richiedono meno acqua. A nessuna pianta in vaso piace stare nell’acqua stagnante. Se l’acqua
finisce nel sottovaso e vi rimane per più di un giorno, svuotatelo. Annaffiare Di solito, vasi e contenitori più piccoli vanno annaffiati
più spesso. È sbagliato pensare di dover bagnare di più
i vasi grandi, per impregnare d’acqua ogni centimetro di
terriccio. Come regola generale, se il vaso ha un foro di
drenaggio, l’acqua per annaffiarlo dev’essere pari a un
terzo del suo volume. Quando annaffiate una pianta in un portavaso (senza foro
di drenaggio), dimezzate il volume d’acqua e raddoppiate
la frequenza delle annaffiature. Aggiungendo uno
strato di sassolini o ghiaia sul fondo del vaso prima di
piantare, potrete permettervi di eccedere un po’ con le
annaffiature. Diventando più esperti, riuscirete a intuire
di che cosa ha bisogno la pianta. Un programma regolare potrebbe aiutare i giardinieri
principianti, ai quali non basta uno sguardo per capire
se è il momento di annaffiare. Scegliete un giorno (o
più giorni, secondo i bisogni delle vostre piante) e
instaurate una routine; ma siate pronti anche a cambiare
quando per esempio portate a casa una pianta nuova.
Riconsiderate il programma valutando se è adatto anche
all’ultima arrivata. Se non lo è, cambiatelo. Su Internet si legge che con le piante in casa
bisognerebbe usare solo acqua filtrata o in bottiglia.
Io invece penso che, se noi possiamo bere l’acqua del
rubinetto, possono farlo anche le piante. Se sapete che
è acqua molto clorata, lasciatela all’aperto per un paio di
giorni prima di annaffiare: si declorerà.

 

Annaffiare

 

 

 

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